È frequente il diverticolo uretrale?
La reale prevalenza di questa patologia non è nota poiché in molti casi non viene diagnosticata e spesso neanche sospettata.
Quali sono le cause del diverticolo uretrale?
Una delle ipotesi più accreditate è che il diverticolo sia di origine acquisita, sviluppandosi in seguito a infezioni ripetute delle ghiandole periuretrali. Altri studi hanno anche ipotizzato come causa la possibile sia di natura congenita o secondaria a un trauma da parto.
Quali sono i sintomi del diverticolo uretrale?
Sebbene la sintomatologia sia variabile, i sintomi più frequenti sono i disturbi minzionali di tipo irritativo (aumentata frequenza minzionale, urgenza minzionale, bruciore alla minzione...), la dispareunia (dolore durante il rapporto) e lo sgocciolamento al termine della minzione. il diverticolo uretrale viene anche detto la malattia delle 3 D: dispareunia, disuria, dribbling post-minzionale (sgocciolamento).
Spesso i sintomi si confondono con quelli della più comune cistite, portando a un ritardo nella diagnosi. Molte pazienti riferiscono la presenza di una tumefazione duro-elastica dolente sulla parete vaginale la cui compressione può determinare la fuoriuscita di pus dall'uretra.
Come viene diagnosticato il diverticolo uretrale?
Poiché molti i sintomi non sono specifici, può capitare che spesso non venga riconosciuta questa patologia e che le pazienti vengano trattate a lungo per altre patologie prima di arrivare alla diagnosi corretta.
La diagnosi di diverticolo uretrale si basa sull'anamnesi, sull'esame obiettivo, esame delle urine con urinocoltura, ecografia endocavitaria per lo studio uretrale, e la RMN pelvica.
L'ecografia trans-vaginale per lo studio uretrale consente un rapido ed efficace studio dell'uretra permettendo di visualizzare il diverticolo, misurarne le dimensioni, valuatre il contenuto (limpido o corpuscolato) e i rapporti con le strutture contigue; la RMN pelvica può essere altrettanto efficace nella diagnosi di diverticolo uretrale.
Come si tratta il diverticolo uretrale?
Le opzioni chirurgiche comprendono l'incisione endoscopica del colletto diverticolare, la marsupializzazione del diverticolo e l'escissione chirurgica.
Quest'ultimo è il trattamento di scelta ma deve essere eseguito con cautela per le possibili complicanze. L'intervento viene condotto per via vaginale e prevede la completa escissione del diverticolo compreso il suo sbocco sull’uretra che è fondamentale identificare e chiudere per prevenire la comparsa di una fistola uretro-vaginale nel post-operatorio.
La parete diverticolare può essere aderente al lume uretrale e la sua exeresi può determinare un'ampia perdita di sostanza della parete uretrale con necessità di ricostruire la parete uretrale. Un altro punto delicato di questo intervento è il possibile danno allo sfintere striato dell'uretra durante l'isolamento del sacco diverticolare che può determinare la comparsa o il peggioramento dell'incontinenza da sforzo.
Cosa dobbiamo aspettarci dal trattamento del diverticolo uretrale?
Nel caso in cui la paziente scelga di non sottoporsi ad alcun trattamento chirurgico è importante che almeno segua un follow-up attento in quanto i disturbi sono destinati a peggiorare nel tempo e in alcuni casi il diverticolo può fistolizzare (aprirsi) in vagina.
Le pazienti che vengono operate devono assumere antibiotici nel post-operatorio e mantenere il catetere vescicale per alcuni giorni. Farmaci antispastici sono spesso usati per ridurre il fastidio nel post-operatorio.
La complicanza più frequente è l'infezione urinaria, mentre quella peggiore e più rara è la comparsa di una fistola.
La recidiva o la comparsa di un uno diverticolo sono eventi rari ma possibili.
L’asportazione del diverticolo determina di solito la risoluzione dei sintomi con scomparsa di secrezioni uretrali, della dispareunia e dei disturbi minzionali.